Logo

Recovery Fund, le proposte di Legambiente in Sardegna

L'associazione individua 5 priorità per l'isola da realizzare coi fondi europei, tra cui lotta al rischio idrogeologico e mobilità.

Sono 5 le priorità per la Sardegna indicate da Legambiente per la ripresa post pandemia attraverso il Recovery fund: riduzione del rischio idrogeologico, mobilità sostenibile, bonifiche, transizione energetica, valorizzazione del patrimonio culturale. Uno dei progetti da finanziare è, per Legambiente, l'ammodernamento della rete ferroviaria con un nuovo piano regionale trasporti incardinato sull'intermodalità, ma anche la riconversione delle centrali a carbone ancora attive con un progetto di bonifica.

E ancora: le delocalizzazioni degli edifici a rischio idrogeologico. "Predisporre l'integrazione tra aree interne e poli urbani, procedere con la bonifica dei siti estrattivi dismessi del Sulcis e delle aree industriali di Porto Torres e Ottana, insieme alla riqualificazione e rilancio occupazionale delle aree industriali sono obiettivi strategici e fondamentali", dice Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna.

LEGGI ANCHE | Il mare migliore? Per Legambiente è in Sardegna

"E poi - aggiunge - restituire al patrimonio culturale la fondamentale funzione educativa e di cura delle comunità con nuovi investimenti per la valorizzazione e fruizione. Questa è la rotta che la Sardegna deve seguire - conclude Colombu - e che consentirà anche alla nostra regione di camminare insieme all'Europa intercettando e utilizzando in maniera virtuosa i fondi per la giusta transizione".

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.