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Regione sarda bocciata, no ai chioschi in spiaggia tutto l’anno

Il governo impugna la norma e chiede un parere alla Corte Costituzionale, Lega furiosa: bloccata anche la norma sullo stoccaggio della Posidonia.

Tenere i chioschi aperti tutto l'anno sulle spiagge della Sardegna non si può. Lo Stato si oppone e chiede il giudizio di legittimità della Corte Costituzionale, sospettando che occupare gli arenili per 12 mesi possa violare il principio stabilito dalla Carta secondo cui tutti i cittadini possono fruire delle bellezze naturali. Uno degli obiettivi dichiarati della legge regionale approvata a febbraio dalla Giunta sardoleghista di Cristian Solinas era la promozione della destagionalizzazione: ma il Governo ha deciso di impugnarla, perché il provvedimento contiene norme su cui la Regione non può legiferare.

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Infatti, le disposizioni su autorizzazioni edilizie e paesaggistiche necessarie per la costruzione di strutture sui litorali eccedono dalle competenze che lo Statuto speciale riconosce alla Sardegna e incidono, invece, su quelle statali esclusive in materia di tutela del paesaggio. Per la stessa ragione - la violazione di competenza - il Consiglio dei ministri ha sollevato la questione di legittimità per un'altra legge inerente le spiagge, approvata sempre nel febbraio scorso dalla Regione Sardegna: quella che mette a disposizione dei Comuni costieri gli strumenti per liberare le spiagge dalle alghe durante l'estate, prevedendo lo stoccaggio provvisorio della posidonia in zone idonee della stessa spiaggia o in altri siti nel territorio comunale.   

Oggi gli ambientalisti non nascondono la soddisfazione,soprattutto per la scelta fatta valere dal Governo in merito alla prima legge. "Scempia-spiagge", l'ha sempre definita l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento giuridico (Grig). "Al governo avevamo inviato una segnalazione - ricorda il presidente del Grig Stefano Deliperi -e c'erano altissime probabilità che il Cdm avrebbe impugnato". A spingere per l'approvazione del provvedimento sui chioschi era stata la Lega, che aveva anche fatto inserire una clausola: entro ogni mese di ottobre i concessionari possono presentare domanda ai Comuni per non smontare le strutture, purché garantiscano l'attività per dieci mesi.   La paternità della legge sulla posidonia appartiene invece al Psd'Az. "Non ci facciamo intimidire ne ci arrendiamo". Così il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Sardegna, Dario Giagoni, ha commentato la decisione, sottlineando che la norma è “a favore del lavoro e dell'occupazione ma mai contro l'ambiente come alcuni vorrebbero ancora erroneamente far credere". 

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