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Disastro AirItaly: a rischio 550 lavoratori in Sardegna

Prosegue il momento nero dei trasporti aerei nell’isola, la compagnia con base a Olbia è in liquidazione voli garantiti solo fino al 25 febbraio e salta la continuità verso la Gallura.

Il disastro di AirItaly investe in pieno il mondo dei trasporti e del lavoro sardi. In attesa del nuovo progetto per la continuità territoriale della Giunta Solinas – o almeno di una proroga temporanea di quello esistente, in scadenza ad aprile, arriva la mazzata del fallimento della compagnia con base a Olbia, che mette a rischio centinaia di lavoratori. Dei circa 1200 totali che rischiano di perdere il posto con la messa in liquidazione della compagnia aerea, 550 sono infatti in Sardegna. Di questi 200 circa lavorano per 'Meridiana Maintenance' negli hangar dell'aeroporto di Olbia dove viene effettuata la manutenzione degli aerei.

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Un altro centinaio sono amministrativi impiegati nella palazzina della compagnia aerea, sempre a Olbia. Altri 120 sono impegnati nel call center e si tratta in gran parte di giovani donne. Il resto è rappresentato da personale di cabina e piloti. Mentre per tecnici e, soprattutto, piloti è relativamente più facile trovare un nuovo impiego, per impiegati e lavoratrici del call center la situazione si presenta molto più drammatica.

"Non si rischiano solo le buste paga - spiega il segretario generale della Fit Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu-, ma bisogna considerare anche la perdita delle imposte sugli introiti che la compagnia con sede a Olbia versava in Sardegna. Oltre a ciò va via un 'know how' che una volta perduto non tornerà più con un ulteriore impoverimento dell'isola". Boeddu si appella al governo: "Non vogliamo credere che la decisione sia irreversibile, ma chiediamo un intervento immediato, autorevole e forte per far recedere la compagnia da questa decisione".

Foto | leo.laempel su Flickr

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