Logo

Le scorie nucleari vanno verso la Sardegna

Il sottosegretario Crippa dice che Salvini vuole il deposito di rifiuti radioattivi in Sardegna ma è anche il suo ministero ha chiesto l’esclusione di tutte le zone potenzialmente sismiche.

 Dopo anni di al lupo al lupo sostanzialmente ingiustificato, oggi sembra davvero che potrebbe essere la Sardegna ad ospitare il deposito permanente delle scorie nucleari da tutta l’Italia. Non se ne parla molto, stranamente, nemmeno da parte di tutti coloro che negli anni scorsi erano sempre pronti ad attaccare regione e governo per delle pure ipotesi senza documenti a suffragio - e non se ne parla molto nemmeno ora che è proprio il governo ad ammettere che c’è il rischio.

LEGGI ANCHE | Nucleare: è la Sardegna la regione a rischio?

Infatti, è stato il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico, Davide Crippa, a dire che temere “che Salvini voglia proporre una corsia preferenziale per il deposito di scorie in Sardegna”. L’esponente grillino, che peraltro parla come fosse all’opposizione mentre fa parte dello stesso governo del vicepremier “padano”, aggiunge che dalla Cnapi (la carta delle zone potenzialmente idonee) verranno rimosse tutte le aree in cui “sono possiibili forti terremoti”. Praticamente tutto il centro e buona parte del sud Italia verrebbero quindi eliminati dale zone potenzialmente interessate.

Per Crippa questa sarebbe peraltro “la strada giusta” per uscire da uno stallo sul deposito nucleare che dura da anni. Peccato che questo sembri contraddire il fatto che non sia lui - ma Salvini a volere le scorie radioative in Sardegna. Peraltro il Ministro degli interni, chiamato in causa dal collega di governo, ribatte che "la Sardegna non sarà mai una discarica del nucleare. Abbiamo vinto le elezioni per portare lavoro, infrastrutture, servizi. Desideriamo valorizzare una terra meravigliosa che merita attenzione e non rifiuti". 

Foto | Mike Gifford su Flickr

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.