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Verso Cagliari – Fiorentina: i 5 fatti rossoblù

Dopo la beffa dell’Olimpico la squadra di Lopez cerca punti per allontanarsi dalle concorrenti alla salvezza che ora corrono e fanno punti, anche contro avversari di alta classifica.

Fare punti, possibilmente tre, e non limitarsi a una buona prestazione sia essa di gioco, di orgoglio (come con la Samp) o difensiva (come con la Roma). Il Cagliari prenatalizio, impegnato in un inedito match serale del 22 dicembre alla Sardegna Arena contro la Fiorentina di Pioli, cerca soprattutto questi, dopo aver ricevuto complimenti e pochi punti nelle ultime gare, specie con la beffa targata Fazio (e Var) del 94esimo contro i giallorossi.
I cagliaritani sembrano abbastanza in palla ma manca sempre quel qualcosa che fa la differenza tra una buona prestazione e una gara vincente. Chissà che la scintilla non arrivi proprio contro la Fiorentina di Pioli, squadra nuova, giovane e in divenire che ha avuto diversi alti e bassi ma non più di due settimane fa ha bloccato il Napoli al San Paolo. Intanto, ecco le 5 cose che ogni buon tifoso rossoblù deve sapere per approcciare al meglio questo match natalizio:

1)      Il bilancio casalingo del Cagliari contro la viola è certamente positivo, infatti pur essendo i toscani una squadra spesso da alta classifica, hanno vinto in Sardegna solo 5 volte in tutto, con 16 vittorie rossoblù e 15 pareggi. Le cose però sono andate meno bene ultimamente, l’anno scorso al Sant’Elia la squadra allora di Rastelli crollò dopo essere passata in vantaggio, finendo con un 3-5 marchiato dalla tripletta di Kalinic, mentre nel novembre 2014 fu addirittura 0-4 con doppietta di Mati Fernandez. L’ultima vittoria è del febbraio 2014, 1-0 con gol su rigore di Pinilla, mentre nel 2013 fu 2-1 con doppietta sempre del cileno.

2)      Contro la viola il Cagliari recupera Faragò, tra i migliori finora in stagione, con Van der Wiel che nonostante le prove discrete contro Samp e Roma tornerà probabilmente in panchina, ma dovrà rinunciare allo squalificato Cigarini mentre ritroverà (anche se quasi sicuramente solo in panchina) Marco Sau, che non sembra però ancora al meglio. Fiorentina invece al gran completo, tanto da rinunciare alla convocazione dei giovani Lo Faso, Hagi e Hristov, che giocheranno con la Primavera: l’allenatore Pioli ha parlato della gara di Cagliari come di “un'occasione importante da sfruttare per proseguire la nostra crescita e la continuità”.

3)      Il fattore gol. Entrambe le squadre sembrano avere qualche problema in fase realizzativa, almeno ultimamente. I rossoblù in totale hanno realizzato 16 gol in 17 partite, con una media inferiore ad un gol per ogni gara, mentre i toscani ne hanno realizzati 26 ma vengono da due 0-0 consecutivi. Osservati speciali sono quindi gli attacchi con il rossoblù Pavoletti che si candida al ruolo di leader ma finora ha realizzato 4 gol (tutti in casa) e non sempre è stata decisivo come ci si attendeva, e dall’altra parte Simeone dopo un buon avvio di stagione nelle ultime partite ha sprecato un po’ troppe occasioni.

4)      Il fattore Var. Rapporto difficile per la squadra rossoblù con l’arbitro elettronico. Nella gara contro la Roma, in particolare, ben due gli episodi su cui ad occhio nudo l’arbitro aveva deciso a favore del Cagliari per poi cambiare idea dopo aver visto le immagini: si tratta del fallo da rigore commesso da Cragno su Dzeko (inizialmente il centravanti bosniaco era stato addirittura ammonito per simulazione) e del decisivo gol di Fazio che al 94esimo ha condannato i rossoblù a una sconfitta che ancora brucia. Al Var, anche contro la viola ci sarà lo stesso Guida presente contro i giallorossi, e speriamo che la storia non si ripeta.

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5)      I nostri due cents per la formazione del Cagliari: se noi fossimo Lopez contro la Fiorentina ci schiereremmo così: Cragno, Romagna, Ceppitelli, Pisacane, Faragò, Barella, Ionita, Padoin, Joao Pedro, Farias e Pavoletti.

Foto | Pixabay

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