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Aerei: 13 compagnie devono restituire aiuti alla Sardegna

Dopo che la Commissione Europea ha bocciato come illegittimi i fondi dati dalla Regione Sarda ai vettori tra 2010 e 2013, coinvolte società come Ryanair, Easyjet, Norwegian e Meridiana.

Sono ben 13 le compagnie aeree che devono soldi alla Regione Sardegna, dopo che la UE l’anno scorso ha dichiarato illegittimi gli aiuti concessi ai vettori tra 2010 e 2013 dalla Giunta guidata da Ugo Cappellacci. Ora è stata pubblicata la lettera coi nomi delle 13 aziende “incriminate”, che devono cifre racchiuse in forbici fino a un milione di euro e tra gli 8 e i 20 milioni Alcune di esse avrebbero già “saldato” mentre altre avrebbero presentato ricorso: si tratta di Ryanair, per i contribuiti ricevuti su Cagliari, EasyJet (che avuto contributi su Cagliari e Olbia), Air Berlin (su Olbia e Cagliari), Meridiana e Air Italy (solo su Olbia), Volotea (su Cagliari e Olbia), Air Baltic (Olbia), Vueling (Cagliari e Olbia), Norwegian (Olbia), Jet2.com (Olbia), Niki (Olbia), Tourparade (Cagliari) e Germanwings (Cagliari).

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La norma che aveva consentito alle società di gestione degli aeroporti di Cagliari e Olbia, Sogaer e Geasar, di finanziare le compagnie, era la legge 10 del 2010 che prevedeva un regime per sviluppare il trasporto aereo e garantire per tutto l'anno i voli da e per l'isola con compagnie selezionate. Secondo la Commissione europea, i contributi attivati dalla legge del 2010 avevano concesso ai vettori che hanno operato nei due scali sardi "un vantaggio sleale". Gli aeroporti, avendo fatto da intermediari nel passaggio dei contributi, non erano stati sanzionati.

Rispetto alle contestazioni mosse dalla Commissione europea alla legge, nella lettera viene fatto riferimento all'importo dell'aiuto che sarebbe dovuto essere "decrescente nel periodo 2010-2013".
Viene anche evidenziata la mancata indicazione che le rotte interessate sarebbero diventate "redditizie per le compagnie aeree senza il pubblico finanziamento" che, oltretutto, "non è correlato a specifici costi di avviamento" delle nuove rotte. Infine viene rimarcata l'assenza di una selezione pubblica per le compagnie aeree.

Foto | leo.laempel su Flickr

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