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Verso Napoli - Cagliari: i 5 fatti rossoblù

Trasferta impossibile all’ora di pranzo per il Cagliari sul campo del fortissimo Napoli, ecco le 5 cose che dovete sapere su questa partita.

Trasferta impossibile all’ora di pranzo per il Cagliari sul campo del fortissimo Napoli, primo in classifica e a punteggio pieno dopo 6 giornate di campionato. I rossoblù sono comunque chiamati, al di là del risultato, ad una prestazione convincente per cancellare le ultime due opache alla Sardegna Arena. Ecco i 5 aspetti che ogni tifoso cagliaritano deve conoscere per approcciare questa partita:

  1. Il campo del Napoli per i rossoblù è minato da sempre, non solo ora che gli azzurri di Sarri sono pieni di campioni: allo stadio San Paolo il Cagliari ha vinto solo 4 volte, l’ultima delle quali 10 anni fa, nel 2007, 2-0 con reti di Matri e Foggia. Una storica vittoria, sempre per 2-0, fu quella dell’anno dello scudetto, il 26 ottobre 1969, con una doppietta di Gigi Riva, anche allora i partenopei erano avversari temibili, con giocatori come Juliano, Altafini e Barison.
  2. Lo stadio San Paolo per il Cagliari evoca brutti ricordi anche perché è costato una retrocessione, il 15 giugno 1997 contro il Piacenza di Mutti (tecnico appena approdato proprio al Napoli per la stagione successiva) i rossoblù, finiti in campionato a pari punti con gli emiliani, vennero sconfitti per 3-1 e finirono in B. A questa partita viene fatta risalire la dura rivalità, per non dire aperta ostilità, dei tifosi cagliaritani verso i napoletani, rei di essersi schierati con i rivali e soprattutto di aver provocato a più riprese i sardi in trasferta.
  3. L’uomo più atteso del match non si sa se sarà in campo: è Leonardo Pavoletti, arrivato nell’ultima sessione di mercato proprio dal Napoli al Cagliari. Il centravanti ex Genoa, acquistato dagli azzurri l’anno scorso con grandi attese e poi “oscurato” dall’esplosione del belga Mertens, viene da un infortunio che l’ha costretto a saltare il Chievo e sicuramente ci terrebbe particolarmente a giocare contro la sua ex squadra, magari segnando il suo primo gol in rossoblù proprio in questa occasione. Le ultimissime dicono che dovrebbe essere della partita e questa sicuramente per il Cagliari è una bella notizia.
  4. La chiave della partita può essere la difesa del Cagliari, che quest’anno ha finora subito un po’ meno della scorsa stagione (8 gol contro 12) ma che dovrà affrontare avversari terribili come lo stesso Mertens, Insigne, Callejon e tutti gli altri, con l’assenza di Pisacane e il possibile esordio “di fuoco” della giovane promessa Romagna, arrivato in estate dalla Juventus. Finora i campani (reduci da 11 vittorie consecutive in campionato) hanno già segnato in stagione 30 gol in 10 partite ufficiali, una media di 3 a partita, e in casa hanno sempre vinto (4 partite su 4): insomma, ridurre i danni in fase difensiva è l’unica speranza di non perdere per gli uomini di Rastelli.
  5. Passa da Napoli, per lui che è originario di Torre del Greco, anche il destino dell’allenatore rossoblù Massimo Rastelli, che dopo un periodo di relativa tranquillità è finito nuovamente al centro delle critiche di una parte della tifoseria per la doppia sconfitta interna contro Sassuolo e Chievo. Probabilmente una sconfitta a Napoli è purtroppo prevedibile, ma una prestazione convincente, per non parlare di un risultato positivo, allontanerebbero molte ombre dalla panchina del tecnico di origine partenopea.

Foto | Marco Casino su Flickr

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