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Ancora poche sindache nei comuni della Sardegna

Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un incremento nazionale con grandi comuni in mano a donne, alle ultime elezioni solo 9 prime cittadine elette.

In Sardegna la carica di sindaco rimane prerogativa maschile. Alle ultime amministrative, in cui si è votato in 64 Comuni su 377 per il rinnovo dei consigli comunali, le elette sono state appena nove: una in un Comune sopra i 5mila abitanti (Carla Medau, confermata a Pula, Citta metropolitana di Cagliari), le altre in paesi sotto i 5mila. La percentuale femminile è del 6,6% nel primo caso e del 17,3% nel secondo. I dati emergono dall'analisi del voto del giugno scorso curata da Luisa Marilotti e Franca Mandis presentata oggi a Cagliari dalla Rete Heminas, che assegna a Orune (Nuoro) il record di donne elette in consiglio comunale: solo state il 66,6%.

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Seguono tre comuni dell'Oristanese: dopo Terralba col 56,2%, seguono i paesi di Bauladu e Mogorella col 60% e Tresnuraghes col 58,3%. Fra i comuni sopra i 3mila abitanti si distinguono, inoltre, Ozieri col 43,7% di consigliere comunali e il 60% di donne assessore, Sant'Antioco e Villasor. Ci sono stati Comuni in cui le assemblee civiche sono rimaste senza donne: e il caso di Anela, dove non c'erano candidate, Loiri Porto San Paolo, in Gallura, dove i 12 consiglieri sono tutti uomini dato che nessuna delle colleghe è stata eletta, ed Erula. in cui si sono presentate le stesse condizioni.

Peraltro non sempre l'elezione di una sindaca garantisce un'equa rappresentanza in Giunta: è il caso di Siliqua, comune del Sud Sardegna sopra i 3mila abitanti guidato da Francesca Atzori, dove le elette sono state appena il 25% e nell'esecutivo di 4 assessori solo uno è donna. In linea di massima, però, secondo quanto emerge dallo studio, nei Comuni sopra i 3mila abitanti e stata rispettata la norma antidiscriminatoria che fissa al 40% la percentuale del genere meno rappresentato in Giunta: nei 21 Comuni reduci dalle amministrative le assessore sono 39, i colleghi maschi 46, con una percentuale femminile, quindi, che sfiora il 46%. Il divario e ben più netto nei 39 comuni sotto i 3mila abitanti, dove non vige la norma di salvaguardia del 40%: 36 donne e 73 uomini nelle giunte comunali, con una quota rosa del 33%.

Foto: Cristiano Cani su Flickr

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