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Alitalia scappa: nessuna offerta per la continuità su Cagliari

La compagnia, che li svolge attualmente, ma anche Meridiana e Ryanair rinunciano a presentare offerte per le tratte da Roma e Milano da e per il capoluogo sardo.

I trasporti da e per la Sardegna? La solita tragedia, in peggioramento. La notizia del giorno è che Alitalia (e a quanto dice anche Meridiana) considerano “non sostenibili” le condizioni previste dal nuovo bando di continuità territoriale, almeno per quanto riguarda i voli da e per Cagliari su Roma e Milano, quindi alla scadenza dell’attuale bando (prevista l’autunno prossimo) la città capoluogo potrebbe non avere più voli in continuità territoriale. All'apertura all'assessorato regionale dei Trasporti a Cagliari, delle buste con le manifestazioni di interesse dei vettori aerei per l'aggiudicazione delle singole tratte dalla Sardegna per l'Italia, e viceversa, Alitalia non ha presentato offerte col bando per la continuità territoriale 2017-2020. Per quanto riguarda invece le altre compagnie, Meridiana si candida per le tratte Olbia-Roma e Olbia-Milano, mentre Blue Air, la compagnia rumena che copre già l'Alghero-Torino, si candida per le rotte Alghero-Fiumicino e Alghero-Linate.

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In merito al bando per la Continuità territoriale con la Sardegna, la compagnia di bandiera ha ribadito che continuerà ad operare regolarmente su Cagliari e, fino a scadenza dell'attuale bando, “anche su Alghero". È stato sottolineato che si "continua a ritenere strategica la presenza in Sardegna e con tale spirito attenderà i prossimi passi dei soggetti istituzionali preposti, fiduciosa nel fatto che possano essere trovate soluzioni idonee in tempi rapidi". Un comunicato molto simile a quello lanciato da Meridiana per presunte difficoltà economiche che peraltro sembrano trovare concorde anche Ryanair, visto che il vettore low cost irlandese non ha presentato offerte. E mentre la Regione già promette un nuovo bando, ci si chiede inevitabilmente quale sia l’obiettivo delle compagnie aeree? Ad intuito sembra quello di spillare molti più soldi alla collettività di quanto previsto dal presente bando (che già aveva stanziato oltre 200 milioni di euro) approfittando del fatto che si tratta di un servizio che per la nostra insularità è sicuramente adeguato definire “essenziale”.

A contestare la giunta Pigliaru in prima fila Forza Italia (che pure e l’autrice – con la Giunta Cappellacci – della situazione attuale), con Pietro Pittalis e la vice capogruppo Alessandra Zedda che manifestano "forte preoccupazione per il futuro del trasporto aereo passeggeri da e per la Sardegna e per la possibilità di spostamento dei sardi", mentre risponde il vicecapogruppo Pd, Roberto Deriu, secondo cui in epoca Soru e Cappellacci “ci sono state gare andate deserte” e si sta ignorando che “Alitalia non viva esattamente il periodo più florido della sua storia, ma anzi sia retta da un commissariamento straordinario speciale, per un tempo breve, che non consente a chi la dirige di assumere impegni che potrebbero essere gravosi".
Il Partito dei sardi, col segretario Franciscu Sedda accusa Alitalia di essere una “compagnia di pirati”, ricordando che erano disponibili su Cagliari “77 milioni di euro da e per Roma e 47 milioni da e per Milano”, quindi “viene da chiedersi se credevano di pagarsi il loro debito multimilionario creato in anni di malagestione all'italiana con i soldi dei sardi". Sedda lancia anche la proposta di un vettore tutto sardo, che possa tutelare al meglio l’interesse agli spostamenti di chi vive nell’isola, mentre il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, chiede “che si predisponga immediatamente una nuova gara e contestualmente si attivino tutte le procedure amministrative per garantire il servizio alle stesse condizioni e a uguali tariffe per i prossimi mesi".

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain

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