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Un Cagliari versione Babbo Natale regala punti: 0-2 a Empoli

I rossoblù prendono due gol in contropiede da un attaccante che non segnava da un anno e mezzo, si buttano in avanti ma sprecano tutto, compreso un rigore.

Il Cagliari è ancora malato, in particolare in trasferta, dove non riesce proprio ad uscire dalla crisi che dura praticamente da inizio campionato (con l’eccezione di San Siro e – in parte – Pescara), prende due gol praticamente sugli unici due tiri dell’Empoli nello specchio della porta, da un giocatore che non segnava in Serie A da maggio 2015 (il georgiano Mch'edlidze), reagisce facendo un discreto secondo tempo ma nonostante alcuni buoni spunti di Farias e Melchiorri non riesce a segnare nemmeno un gol, complici le decisioni dell’arbitro, che ferma l’attaccante abruzzese per un fuorigioco inesistente davanti al portiere e poi gli concede un rigore apparso netto (ancora sullo 0-1) che si rimangia misteriosamente dopo aver parlato col quarto uomo. Nel finale, il rigore arriva davvero, per un fallo su Farias, ma il rientrante Joao Pedro lo spreca facendoselo parare ed evita ai toscani un ultimo quarto d’ora da brivido.

Purtroppo ancora una volta è stato un Cagliari ingenuo, fragile e sprecone, e la gara di Empoli si può commentare anche senza averla vista tutta, tanto è stata simile a quelle di Verona, Bologna o Genova: certo, a differenza di quanto accade contro le “grandi” (e a volte anche contro le medie), quando rimedia spesso e volentieri delle sonore batoste, il Cagliari contro le squadre sue pari se la gioca sempre fino alla fine, ma fuori dalle mura amiche non basta.
La fragilità difensiva resta sconcertante, considerato anche che l’Empoli ha il peggior attacco del campionato, e nonostante una manovra a tratti fluida, in avanti è mancata concretezza, e al di là degli errori arbitrali senza Borriello andare in gol risulta parecchio più complicato.

La seconda sconfitta consecutiva non pregiudica la classifica, con la terzultima che resta a -11 (con il Palermo che vincendo in maniera rocambolesca in casa del Genoa si è rilanciato), ma sembra aver pregiudicato ancora di più il rapporto tra una parte della tifoseria e l’allenatore Rastelli, contro il quale ormai nascono addirittura gruppi ad hoc su Facebook: per la prima volta si è parlato anche di riunioni societarie per decidere sul possibile esonero del tecnico campano, che a questo punto si gioca tutto nell’ultima gara dell’anno, giovedì sera al Sant’Elia contro un Sassuolo anch’esso in difficoltà. Se andasse bene, probabilmente Rastelli potrà mangiare tranquillamente il panettone a Cagliari e magari sperare in qualche rinforzo dal mercato di gennaio, se invece Di Francesco dovesse fare risultato, a quel punto la lunga pausa di Natale potrebbe essere l’occasione per un cambio tecnico dai dubbi effetti tattici, ma che forse potrebbe dare quella famosa “scossa” mentale che chiedono i tifosi.

Le pagelle di IteNovas.com

Is Mellus
Farias e Melchiorri – a conferma che l’attacco del Cagliari è il reparto di livello più alto, nonostante l’assenza di Borriello e la scarsa vena di Sau i due inventano diverse palle gol, annullate da arbitro, Joao Pedro e Giannetti.

Aicci Aicci

Pisacane – Secondo alcuni gioca solo perché fedelissimo di Rastelli, in realtà il suo lo fa quasi sempre, anche nelle giornate più difficili come questa

Di Gennaro – rientra dopo il disastro di Pescara e le polemiche con Rastelli con una mezz’ora di buon livello tecnico, poi si fa male di nuovo

Is Peus

Ceppitelli – dopo la giornata da incubo con Mertens, un’altra contro i meno quotati Marilungo e  Mch'edlidze, che gli fa due gol in faccia

Alves – Da tempo in debito d’ossigeno, cerca ormai da diverse partite di cavarsela col mestiere, ma anche questa volta (come col Napoli) non gli riesce affatto

Joao Pedro – Era uno dei rientri più attesi, ma è stato tra i più deludenti: si fa parare da Skorupski il rigore che poteva regalare 15’ di speranza in un pareggio d’oro


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