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USB: MENO F35 PIU' CANADAIR

Schema F35Il sindacato di base contesta la politica di tagli agli aerei da soccorso mentre si acquistano armi da guerra.

Solo 15 Canadair a disposizione per spegnere gli incendi sardi e di tutto il resto dei boschi italiani: una beffa, ancora maggiore in tempi di acquisto di costosissimi cacciabombardieri F35, confermato nei giorni scorsi dal Senato. A denunciare la disparità di risorse tra la spesa per macchine da guerra e quella per rimediare all'emergenza fuochi estivi è l'USB (Unione sindacale di base), che ha anche organizzato un sit-in di protesta domattina a Cagliari. In particolare, a denunciare la situazione sono i Vigili del Fuoco iscritti al sindacato, che "dovranno affrontare gli incendi estivi con soli 15 Canadair ed un solo elicottero AB412 operativi su tutto il territorio nazionale", un numero poi "in contrazione rispetto allo scorso anno, quando la flotta aerea statale era composta da oltre 30 velivoli", diminuzione causata dal taglio delle risorse, che provoca anche una maggiore restrizione nell'uso degli aerei deciso dai "COU (Centri Operativi Unificati), presenti prevalentemente nel centro-sud e nelle isole".

Quindi, in Sardegna diventa sempre più difficile far intervenire un Canadair quando si verificano focolai pericolosi e spesso dolosi, per cui l'USB VV.F. "critica la scelta di investire in cacciabombardieri quando il Paese ha bisogno di sanità pubblica, di sostegno alla scuola, alla ricerca, alla cultura, e di provvedere al soccorso tecnico urgente, sia per il contrasto agli incendi che per la tutela ed il ripristino di un territorio ridotto a colabrodo proprio per mancanza di investimenti alla salvaguardia". Un duro atto di accusa che si trasforma in invito ai cittadini "ad alzare la testa", a partire dal presidio organizzato per domani mattina in Piazza Costituzione, a Cagliari, proprio per protestare contro l'acquisto degli F35.

A promuoverlo è USB/Pensionati, insieme a Comitato Gettiamo le Basi, Cagliari Social Forum, SIS-MA, Collettivo Comunista (marxista leninista,) Comitato NO GALSI, e tanti altri che "hanno deciso che l’acquisto di queste armi di morte non può e non deve passare sotto silenzio", trovando "immorale oltre che profondamente ingiusto che il Parlamento italiano ratifichi l'acquisto di questi aerei, mentre si continua con la politica dei tagli". I promotori si dicono "per una politica di pace", convinti "che la pace la si prepara con la pace" e promettono di raccontare domattina alle 11, in una conferenza stampa presso la sede USB di via Maddalena 20, "Tutto quello che la Difesa non dice", esplicitando le vere motivazioni dell'acquisto dei costosissimi aerei da guerra.

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