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HACK: UNA VITA TRA STELLE E LOTTA

Margherita HackCordoglio nel paese per la scienziata 91enne morta ieri notte.

Tutto il paese, in particolare Il mondo della ricerca e della scienza è in lutto per la morte, avvenuta ieri notte, di Margherita Hack, astrofisica 91enne simbolo della libertà scientifica in Italia. La scienziata, da sempre vegetariana, animalista convinta, atea e di sinistra, è diventata famosa per la sua opera di divulgazione di una materia complessa come l'astrofisica, con libri (tra cui il pamphlet "Libera scienza in libero Stato") e articoli su molti giornali, fino alle riviste specializzate da lei stessa fondate. Tra le sue battaglie civili, quelle contro le centrali nucleari, a favore dei diritti degli omosessuali, del diritto all’aborto, all’eutanasia, per la ricerca sulle staminali embrionali e per il testamento biologico. È stata presidente onorario dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti e garante scientifico del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale).

Molte le testimonianze di cordoglio, tra cui quella dell'USB (Unione sindacale di base) da sempre forte nel settore della ricerca pubblica, che porta alla Hack il ricordo "di chi lotta per difenderla da tagli e speculazione". Il sindacato sottolinea che Hack "aveva solidarizzato con le lotte di USB, in particolare quella dei ricercatori ISPRA per due mesi sul tetto della loro sede di Casalotti, tra 2009 e 2010, e aveva partecipato a tanti appuntamenti per promuovere un nuovo modello di ricerca pubblica, tra cui il convegno del 2010 'La Ricerca pubblica come bene comune', organizzato da USB". L'organizzazione dei lavoratori annuncia che non si limiterà a commemorare la Hack "con le parole, ma vuole omaggiarne la memoria continuando la sua battaglia per la libertà della ricerca e la difesa del suo ruolo pubblico, come ha sempre fatto dalla nascita e come la stessa Hack aveva più volte riconosciuto".

Fu proprio Hack a dire che "la percentuale del PIL dedicata alla ricerca è inferiore a quella di tutti i maggiori Paesi europei e il numero di ricercatori su 1000 abitanti è meno della metà di Francia, Gran Bretagna e Germania. Questi dati da soli dimostrano lo scarso interesse e apprezzamento verso la ricerca, eppure il numero di pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e le citazioni delle stesse regge bene il confronto con la produzione dei ricercatori di questi Paesi, a riprova che, nonostante gli scarsi finanziamenti e le lentezze burocratiche, molte nostre università producono buona ricerca".
La scienziata era stata più volte candidata ad elezioni comunali, regionali e politiche, con Comunisti Italiani, Federazione della Sinistra, Lista Anticapitalista, risultando sempre eletta (tranne quando non è stato raggiunto il quorum) ma rinunciando al seggio, mentre nelle ultime primarie del centrosinistra aveva appoggiato il leader di Sel (Sinistra ecologia libertà) Nichi Vendola.

 

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