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È la Sardegna la regione con meno aborti in Italia

  • Scritto da Effe_Pi

Nel 2014 per la prima volta sotto le 100mila interruzioni di gravidanza in Italia, in Sardegna ogni settimana un aborto ogni due ginecologi non obiettori.

La Sardegna è la regione dove si praticano meno aborti in Italia: la tendenza è comunque al calo generale, visto che nel 2014, per la prima volta da quando esiste la legge che autorizza l’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg), il numero totale è stato inferiore a 100mila. Sono stati notificati infatti dalle Regioni 97.535 casi, con un calo del 5,1% rispetto al dato definitivo del 2013 (105.760), più che dimezzati rispetto ai 234.801 del 1982, anno in cui si è riscontrato il valore più alto in Italia. La Sardegna è la regione in cui è più basso il numero di aborti eseguito ogni settimana da ciascun ginecologo non obiettore, pari a 0.5, contro una media nazionale di 1.6. E' quanto risulta dalla Relazione sull'attuazione della legge 194 del 1978, appena trasmessa al Parlamento, che contiene i dati definitivi per il 2013 e quelli preliminari per il 2014.

Anche gli altri indicatori confermano la continua diminuzione del ricorso all'aborto: il tasso di abortività (numero delle gravidanze interrotto volontariamente per 1000 donne fra 15-49 anni) nel 2014 è risultato pari a 7,2 per 1000, con un decremento del 5,9% rispetto al 2013 (e un decremento del 58.1% rispetto al 1982). Il valore italiano rimane tra i più bassi di quelli osservati nei paesi industrializzati. Per quanto riguarda il 2013, si conferma la stabilizzazione del contributo percentuale delle donne straniere, pari al 34% delle interruzioni volontarie, con un tasso del 19 per 1000, pari a una tendenza tre volte maggiore di quelle italiane, in generale, e quattro volte per le più giovani. Fra le minorenni il tasso di abortività è del 4,1 per 1000 (era 4,4 nel 2012), uno dei valori più bassi rispetto agli altri paesi occidentali. Resta costante, e la più bassa a livello internazionale, la percentuale di aborti ripetuti: il 26,8% degli aborti viene effettuato da donne con una precedente esperienza abortiva.

Considerando le Ivg settimanali a carico di ciascun ginecologo non obiettore, e considerando 44 settimane lavorative in un anno, a livello nazionale ogni non obiettore ne effettua 1,6 a settimana, un valore medio fra un minimo di 0.5 dell’isola a un massimo delle 4.7 del Molise. Questo stesso ultimo parametro, valutato per la prima volta a livello sub-regionale (Asl/distretto), mostra che anche nelle regioni in cui si rileva una variabilità maggiore, cioé in cui si rilevano ambiti locali con valori di carico di lavoro che si discostano molto dalla media regionale, si tratta comunque di un numero di Ivg settimanali sempre inferiore a dieci, cioé con un carico per ciascun non obiettore che non dovrebbe impegnare tutta la sua attività lavorativa.