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Clima: scoperte meduse in Valle d'Aosta

  • Scritto da Effe_Pi

Meduse Valle d'AostaTrovate in un lago di cava di Brissogne da un gruppo di sub, intanto continuano gli eventi meteo estremi: ora è rischio alluvione per Sicilia, Calabria e anche Sardegna.

Le meduse tra le montagne della Valle D’Aosta. Sembra un paradosso, ma è quello che è successo nei giorni scorsi in un lago di cava di Brissogne, dove quattro sub di Aosta si sono trovati davanti, durante un’immersione, centinaia di piccole meduse. Uno spettacolo inedito, da quelle parti, che sembra la sceneggiatura di un film di propaganda sugli effetti del cambio climatico, denunciato da decenni da scienziati e ambientalisti, e invece è pura realtà.  In una seconda immersione, i sub sono anche riusciti a fotografare gli animali, il cui numero intanto si era fortemente ridotto, probabilmente per la diminuzione della temperatura dell'acqua. Si tratta di meduse della specie 'Craspedacusta sowerbyi', innocua per l'uomo. 

Il cambio climatico è evidenziato anche dai sempre più numerosi eventi meteo estremi, anche in periodi come questo, che dovrebbe essere meno a rischio: dopo i danni da maltempo dei giorni scorsi a Roma e in altre città, ora è allerta per Sicilia, Calabria e anche Sardegna. Piogge intense sono attese nelle prossime ore, con il rischio di alluvioni lampo, secondo le previsioni del sito ilmeteo.it, che annuncia l’arrivo di una bassa pressione nordafricana verso la Sicilia e il mar Ionio.

E il cambio climatico è ormai sull’agenda dei principali leader del pianeta, dal presidente americano Obama a Papa Francesco, che dopo l’enciclica Laudato Sì, dedicata ai temi ambientali, l’11 settembre interverrà al meeting internazionale "Giustizia ambientale e cambiamenti climatici” di Roma, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile dell’ex ministro Edo Ronchi. Presentando l’appuntamento, quest’ultimo ha ricordato che la crisi climatica può ancora essere vinta. D’altronde, la natura ha una grande capacità di rigenerarsi, visto che secondo uno studio dell’Università di Yale, sulla terra oggi ci sono ancora tremila miliardi di alberi, otto volte più di quanto stimato in precedenza, pari a 422 alberi per ogni persona. Intervenire è fondamentale però, visto che - affermano i ricercatori statunitensi - gli alberi si sono dimezzati da quando l’uomo è comparso sulla terra, e ogni anno ne vengono abbattuti 15 miliardi.