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Migranti: verso Cagliari nave della morte

Migranti BudapestIn arrivo in Sardegna un mercantile norvegese con almeno sei cadaveri a bordo: intanto è caos a Budapest, dove sono state bloccate le partenze di migliaia di profughi diretti in Germania ed altri paesi.

L’emergenza profughi, con migliaia di migranti alle porte dell’Europa, sia ad est che ad ovest, continua ad essere il principale argomento di discussione sui media, con molte strumentalizzazioni e falsità, tanto che ormai iniziano a fioccare le prime denunce ai siti che pubblicano false notizie istigando all’odio verso gli stranieri. Se è vero, infatti, che secondo i dati più recenti dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), da gennaio hanno attraversato il Mediterraneo via nave oltre 350mila persone, contro i 125mila dello stesso periodo 2014 (dati però dell’Unhcr), è anche vero che quest’anno sarebbero sbarcati in Italia 118mila migranti, contro i 108mila di fine agosto dell’anno scorso. Diecimila persone in più, che è difficile considerare un’invasione, se si analizza la questione con onestà intellettuale, la stessa che non sembrano avere molti politici e giornalisti.

La vera tragedia sono le condizioni di chi viaggia via mare e i limiti nei soccorsi, come dimostra il nuovo imminente sbarco previsto per domani a Cagliari, quando il mercantile norvegese Siem Pilot tornerà nell’isola, a dieci giorni dall'ultimo sbarco di 963 migranti. Domani la nave ne porterà in Sardegna altri 790, soccorsi al largo delle coste libiche. A bordo ci sono almeno sei cadaveri.  Prefettura e questura di Cagliari stanno avviando il dispositivo per la prima accoglienza dei nuovi arrivati, che saranno distribuiti nelle 61 strutture attivate in tutta la Sardegna. Salirà cosi' a 4.460 il numero di migranti trasferiti sull'isola dall'inizio dell'anno, mentre nel 2014 erano stati in totale 2.878. Al 25 agosto scorso era rimasto in Sardegna poco più del 67%, cioè 2.479 persone, secondo dati diffusi dalla prefettura cagliritana. Già con lo sbarco del 24 agosto scorso l'isola era vicinissima alla quota massima del 2,96% di stranieri assegnatele in base al piano di ripartizione fra le Regioni definito a metà del mese scorso dal ministero.

E l'emergenza ieri ha fatto piombare nel caos la principale stazione ferroviaria di Budapest, prima evacuata e poi riaperta dopo un'ora di chiusura, ma non ai profughi,  allontanati dall'ingresso da un cordone di agenti. La tensione nella capitale dell'Ungheria, il cui premier, Viktor Orban, vedrà domani i vertici dell'Ue, è lo specchio delle pressioni sulle frontiere orientali e meridionali d'Europa, Proprio la rotta dei Balcani è quella che desta maggiore allarme in queste ore. Un totale di 3.650 migranti sono arrivati in treno a Vienna solo nella giornata di lunedì, mai così tanti in un solo giorno dall'inizio dell'anno. In Germania, in Baviera, la polizia ha registrato il numero record di 2.200 arrivi nelle ultime 24 ore. Il numero è schizzato verso l'alto perché alcuni treni, carichi di centinaia di migranti, hanno lasciato l'Ungheria e attraversato l'Austria, diretti verso la regione del sud tedesco.

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