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Ebola: tre in quarantena a Sassari

  • Scritto da Effe_Pi

Virus EbolaSono venute a contatto con l'infermiere di Emergency appena tornato dalla Sierra Leone, che nel frattempo è stato trasferito allo Spallanzani di Roma, dove è seguito da un team di 100 persone tra medici e volontari.

Sono tre le persone in quarantena per l’Ebola a Sassari, entrate in contatto con l'infermiere malato arrivato nell’isola nei giorni scorsi. L’operatore di Emergency sassarese, infermiere che ha lavorato a lungo in Africa, era stato infatti inizialmente ricoverato alla clinica di Malattie infettive del capoluogo del Nord Sardegna, ma prima è venuto in contatto con altri. I tre sono invitati in via precauzionale a restare nel loro domicilio, e le loro condizioni costantemente monitorate per un intervento immediato in caso di sintomatologia specifica, come hanno spiegato in conferenza stampa l'assessore alla Sanità della Regione, Luigi Arru e Raniero Guerra, direttore generale del dipartimento prevenzione del ministero della Salute.

A quanto risulta dal tracking del paziente e dalla sua testimonianza diretta, il malato non sarebbe entrato in contatto con altri dal momento in cui si sono verificati i primi sintomi, tosse e febbre alta, cioè quando la malattia diventa contagiosa. L’infermiere era appena tornato da tre mesi di volontariato per assistere i malati di Ebola in Sierra Leone: stando agli studi sin qui compiuti, l'Ebola (che peraltro in Africa sta rapidamente scomparendo) non è contagiosa sino a quando chi ha contratto il virus non presenta i sintomi tipici. L’infermiere, che si trova in condizioni "critiche ma stabili" è stato trasferito nella notte dall'aeroporto militare di Alghero a Pratica di mare con un volo in assetto di biocontenimento assoluto, poi trasportato all'ospedale Spallanzani di Roma, uno dei due centri nazionali specializzati, dov'e' attualmente ricoverato. Il direttore scientifico dell'ospedale, Giuseppe Ippolito, afferma che c'è un "rischio trascurabile" che l’uomo possa aver contagiato altre persone in Italia, e in particolare in Sardegna, aggiungendo poi che "stiamo verificando contatti ed esposti". Il direttore ha chiarito anche che l'infermiere è seguito "da medici e infermieri volontari con il supporto di un team logistico e dei laboratori. In totale sono al lavoro circa 100 persone".