IN Breve

I 12 paradisi fiscali rimasti in giro per il mondo

  • Scritto da Effe_Pi

Paradisi fiscaliLa lista aggiornata dopo l'ultimo monitoraggio Ocse, in Europa resta solo la Svizzera ma nel mondo sono ancora molti i paesi dove esportare capitali.

Si parla sempre più, ovunque nel mondo, di lotta ai paradisi fiscali, ma sono ancora almeno 12 i paesi dove è “sicuro” esportare capitali. Troppi, nonostante i molti tentativi di accordi internazionali (l’ultimo quello recente tra Italia e Svizzera) che stanno portando finalmente risultati concreti contro la grande evasione fiscale. I 12 paesi, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), sono Brunei, Isole Marshall, Dominica, Micronesia, Guatemala, Libano, Liberia, Panama, Nauru, Svizzera, Trinidad e Tobago e Vanuatu. Quasi tutti fuori dall’Europa, ma non certo per questo irraggiungibili dai truffatori di casa nostra.

Negli ultimi mesi, riconosce però il rapporto, la Svizzera ha fatto degli importanti progressi ed è per questo in corso una nuova analisi più aggiornata che la porterà con ogni probabilità a superare il primo stadio di paese che fa parte della “Black list” internazionale. All'elenco vanno però in qualche modo aggiunti anche gli Stati che sono passati alla fase due, ma che proprio da questo esame risultano "non conformi" agli standard: si tratta delle Isole Vergini Britanniche, Cipro, Lussemburgo e Seychelles. In questi anni, il Global Forum creato in ambito Ocse ha lavorato alla definizione di parametri e standard di trasparenza fiscale, in uno sforzo che culminerà da qui al 2018 nello scambio automatico di informazioni tra molti Paesi aderenti.

Il lavoro dell'Ocse e del Forum ha ispirato i recenti accordi stretti tra Italia, Svizzera, Montecarlo e Liechtenstein. Il Global Forum ha completato 183 valutazioni giudicando la disponibilità di informazioni, la loro accessibilità e la possibilità o meno di scambio. Il monitoraggio avviene in due fasi: nella fase uno viene esaminata la cornice legale e regolatoria rispetto agli standard internazionali, nella seconda si valuta invece lo stato di implementazione pratica di questa cornice. Ed è proprio qui che emergono gli "irriducibili" paradisi dell’evasione fiscale.