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Il Treno della Memoria passa nelle scuole sarde

Treno della MemoriaAll'iniziativa che porterà centinaia di ragazzi in Polonia a visitare anche i campi di sterminio, parteciperanno 50 giovani da tutta l'isola.

Un’iniziativa per non dimenticare, per compiere fin da giovani un vero viaggio nella storia e nella memoria: è il “Treno della Memoria” che è stato presentato nei giorni scorsi a Sassari, che coinvolge 16 comuni della Sardegna. La presentazione nel capoluogo del Nord Sardegna ha coinvolto i centri di quell’area, vale a dire la stessa Sassari, Uri, Banari e Putifigari: in totale,  partiranno per questa esperienza nei luoghi più drammatici del passato 50 ragazzi dell’isola tra i 15 e i 20 anni. Destinazione, per la parte centrale del progetto, coordinata dall’Arci e dall’Associazione Terra del Fuoco di Torino, sono luoghi importanti dei drammi del ‘900 come il ghetto ebraico di Cracovia, la fabbrica di Schindler e i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, ma le attività andranno avanti lungo tutto l’anno scolastico.

Il Treno della Memoria è un progetto di educazione alla cittadinanza che, negli ultimi dieci anni, ha coinvolto oltre 16mila giovani da tutta Italia. Da quattro anni viene realizzato anche in Sardegna e dal 2012, grazie al sostegno di oltre 30 Enti Locali sardi, si è data l'opportunità a circa 320 giovani provenienti da tutta l’isola di partecipare a un percorso educativo che si articola dalla storia, attraverso la memoria, con la testimonianza e l'impegno civile. Tutti i giovani saranno dotati di un kit per il viaggio che comprende un testo di approfondimento storico con testimonianze e documenti, curato da Terra del Fuoco e Università di Torino, un taccuino di viaggio per annotare tracce di riflessione, impressioni ed emozioni del viaggio, una guida della città di Cracovia.

L'assemblea finale presso l'Aula Magna dell'Università della città polacca costituisce uno dei
momenti più emozionanti del viaggio, quando oltre 400 giovani provenienti da tutta Italia intervengono per esporre le loro considerazioni, riflessioni e commenti sull'esperienza della visita ai campi di sterminio e, più in generale, sul percorso svolto fino a quel momento. Prendere coscienza dei drammi del nostro passato per fare in modo che non si ripetano, e al tempo stesso acquisire la capacità di dire la propria su questi argomenti autonomamente, a conclusione di un percorso che non può che segnare il pensiero di questi giovani.

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