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LE BICI INVADONO ROMA CON LA CIEMMONA

Critical Mass CiemmonaFino a domenica nella capitale la grande manifestazione dei ciclisti urbani.

"Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico". Non è la frase di un automobilista qualunque fermo nel bel mezzo di un ingorgo in una delle nostre città, ma il motto della Critical Mass, la manifestazione ciclistica che sconvolge i centri urbani di tutto il mondo da quando nel 1992, a San Francisco, un piccolo gruppo di ciclisti si diedero appuntamento per occupare pacificamente le strade con le loro biciclette, fermando le automobili per qualche ora. La richiesta: una città a misura di due ruote e senza smog.

I dati degli ultimi anni dicono che in Italia (come in molti altri paesi) si vendono più biciclette che macchine; nel 2012, secondo Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Moto Accessori), sono state oltre 1,6 milioni le nuove due ruote ecologiche, contro 1,4 milioni di vetture, me la nostre città faticano ad adattarsi alla situazione, specie quelle più grandi e nel centro-sud del paese. Per questo, da oggi a domenica, Roma sarà invasa da migliaia di bici per la cosiddetta Ciemmona (Critical Mass Interplanetaria), che dal 2004 cerca di sensibilizzare alle ragioni dei ciclisti, anche con la "forza", una delle città europee maggiormente soffocate dal traffico e dalle automobili.

Una manifestazione che è diventata anche "politica", visto che ormai esprime un movimento che nella capitale è forte: anche a causa della crisi e del cattivo funzionamento del trasporto pubblico, sono sempre di più gli abitanti di Roma che girano la città in bicicletta, non solo per la classica passeggiata domenicale nel parco, e spesso e volentieri dietro il boom delle due ruote si scoprono anche stili di vita attenti all'ambiente, alla sostenibilità, al riciclo e alla salute. Quella stessa salute che è però minacciata dalla "dittatura" delle automobili che caratterizza molte città italiane, tra cui Roma, diversa in questo dalla maggior parte delle altre capitali europee: le piste ciclabili sono ancora poche e maltenute, caricare la bici sulla metropolitana o sul treno è un'impresa per pochi e gli automobilisti hanno ancora un'attenzione molto scarsa a chi attraversa loro la strada in bici. Il trasporto ecologico a due ruote è diventato col tempo una forma di "resistenza" contro l'invivibilità della grande città, e così gli organizzatori della Ciemmona possono a pieno titolo invitare "tutte le persone che vogliono realizzare un cambiamento a partire da loro stessi, dai propri stili di vita, dalle loro abitudini quotidiane, ad usare la bicicletta tutti i giorni e ad unirsi alla grande festa/protesta" che attraverserà le strade della capitale fino a domenica. Per chi si trova a Roma, dopo l'anticipo di oggi, domani dalle 16 i ciclisti urbani attraverseranno la città a partire dall'Auditorium Parco della Musica, e domenica alle 11 partiranno da Piramide per arrivare fino a Ostia.

Anche in Sardegna la Critical Mass ha una sua storia, anche se piuttosto tormentata. Così esistono gruppi di sostegno alla CM a Cagliari, Sassari o Oristano, dove il 4 dicembre del 2010 si è tenuta forse la principale manifestazione regionale di questo tipo. La strada da fare però sembra essere tanta, visto che nel febbraio del 2011 proprio i ciclisti urbani oristanesi hanno trovato ad attenderli al punto di arrivo, in Piazza Eleonora, non un comitato d'accoglienza ma addirittura la Digos, che ha preso il nominativo di parecchi di loro, minacciando anche denunce per manifestazione non autorizzata. Quest'anno un gruppo di ciclisti cagliaritani, organizzati dalla Ciclofficina Sella del Diavolo, si sono mossi verso la capitale con una gita in "cricca" per prendere parte a una Ciemmona che si annuncia sempre più grande, visto che sono attese in strada oltre 10mila bici.

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