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Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso di Omar Onnis

Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso

Esiste una identità sarda? Cosa sappiamo della nostra storia? E cosa c'entra con la nostra condizione materiale?

Incipit

I sardi non si conoscono, non sanno chi siano, non sanno ubicarsi nel tempo e nello spazio. Questo curioso fenomeno antropologico ha cause complesse e stratificate, ma possiamo riassumerle tutte nel quadro dell'egemonia culturale che ha conformato il nostro immaginario collettivo e i nostri processi di identificazione da duecento anni a questa parte, e negli ultimi cento in particolare.
In tale sistema simbolico, mitico e mediatico, i sardi sono identificati - da essi stessi e anche dagli altri - come una popolazione marginale, estranea al flusso principale della storia, non produttrice di civiltà essa stessa, bensì portatrice di una cultura conservativa subalterna e tributaria verso la vera civiltà, che è sempre passata per l'isola arrivando dal mare e alla quale i sardi hanno per lo più resistito. La nostra storia non ha valore in sè, ma in quanto caso specifico in un contesto più ampio che ha la penisola italiana come suo centro fisico-geografico, politico e culturale. Non rappresentiamo un patrimonio storico nostro, bensì solo un valore relativo, commisurato a un termine di paragone più grande, più importante, più vero.
Gli esiti di questo processo articolato e prolungato nel tempo sono evidenti per esempio nei manuali storici adottati nelle scuole italiane (e quindi anche in quelle sarde). Un'assenza sistematica della Sardegna, interrotta in rari casi da notizie fantasiose o, quando va bene, tendenziose e/o parziali.
Nella poca storia che ci riguarda abbondano romani, bizantini, vandali (questi ultimi un pò meno, in verità), ma poi è un trionfo di pisani e genovesi, aragonesi e spagnoli e poi finalmente c'è il "ritorno" nell'alveo della civiltà italiana (con i Savoia) e la nostra definitiva e più giusta collocazione tra le regioni italiane.
In sostanza, questo è il quadro delle conoscenze storiche sulla Sardegna e sui sardi. Ed è precisamente "questo" che studiano anche i sardi. I mass media principali fondano le proprie notizie su "questo" modello narrativo. Dunque "questo" è ciò che sappiamo noi e sanno gli altri su di noi.


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N.D.

A come “acabadora”, B come “banditismo”, C come “Costa Smeralda”.

Vi siete mai chiesti qual è il reale significato di questi termini? Vi siete mai domandati cosa si trova al di là della superficie e delle spiegazioni spicciole? Attraverso un testo agile e spigliato, l’autore decostruisce, con valide argomentazioni e molto umorismo, luoghi comuni, bugie e miti collettivi che fondano l’identità dei sardi.

Un libro che può essere letto con estremo piacere, capace di sfatare le mille leggende che la storia, gli accadimenti e il fato hanno calato sulla testa dei sardi.

Completano l’opera una cronologia sinottica degli avvenimenti storici e una bibliografia sintetica che offre la possibilità al lettore di verificare le tesi esposte e di approfondire svariati argomenti.

Prefazione di Michela Murgia.

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