IN Breve

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepulveda

  • Scritto da Effe_Pi
La prima pagina di uno dei più noti romanzi dello scrittore cileno, stroncato a 70 anni dal Coronavirus dopo una lunga degenza.
Il cielo, che gravava minaccioso a pochi palmi dalle teste, sembrava una pancia d'asino rigonfia. Il vento, tiepido e appiccicoso, spazzava via alcune foglie morte e scuoteva con violenza i banani rachitici che decoravano la facciata del municipio.
I pochi abitandi di El Idilio, e un pugno di avventurieri arrivati dai dintorni, si erano riuniti sul molo e aspettavano il loro turno per sedersi sulla poltrona portatile del dottor Rubicundo Loachamin, il dentista, che leniva i dolori dei suoi pazienti con una curiosa sorta di anestesia orale.
"Ti fa male ?" chiedeva.
I pazienti, aggrappati ai braccioli della poltrona, rispondevano spalancando gli occhi e sudando a fiumi.
Alcuni volevano togliersi dalla bocca le mani insolenti del dentista per rispondergli con un insulto adeguato, ma le loro intenzioni si scontravano con le braccia robuste e la voce autoritaria dell'odontoiatra. "Sta fermo, cazzo! Via le mani! Lo so che fa male. E di chi è la colpa? vediamo un pò. Mia? No. E' del Governo! Ficcatelo bene nella zucca. E' colpa del Governo se hai i denti marci. E' colpa del Governo se ti fa male."