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Cosmetici e dentifrici minacciano il mare e i pesci

La Commissione Europea sta preparando una normativa per ridurre i microgranuli di plastica provenienti da questi prodotti, che mettono a rischio l'ecosistema marino e la salute anche umana.

Cosmetici e dentifrici minacciano il nostro mare, i fiumi e i laghi. Lo dice la Commissione Europea, che sta predisponendo delle norme per ridurre o eliminare del tutto i microgranuli provenienti dai trucchi e i prodotti dentali che quotidianamente usiamo per essere più belli.
Si parla di particelle di plastica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri, che ad esempio sono utilizzate massicciamente dall’industria dei trucchi: a parte la normativa in corso di preparazione, che interessa primariamente le zone che basano la loro ricchezza sulla bellezza e la ricchezza delle proprie coste, come la Sardegna, le istituzioni europee dicono che accoglieranno “con favore” qualsiasi  sforzo che l'industria cosmetica intenda fare per diminuire l'uso di  questi inquinanti, che a causa delle dimensioni ridotte possono passare indenni attraverso i filtri dei depuratori.

“Per quanto riguarda i microgranuli - ha spiegato il portavoce della Commissione Europea per l'Ambiente, le questioni marittime e la pesca, Enrico Brivio - la Commissione riconosce che i rifiuti gettati in mare e in particolare le microplastiche costituiscono una minaccia per l'ambiente marino, specie per gli animali marini e quindi,  potenzialmente, per la salute umana".
A rischiare di più sono quindi i pesci di cui il nostro mare è particolarmente ricco, che possono subire conseguenze nefaste dall’ingestione di queste particelle: l’esecutivo di Bruxelles ha anche lanciato uno studio sull’argomento, pubblicato in febbraio, su cui verrà basata la sua futura azione, dal momento che un divieto su base nazionale viene considerato insufficiente e si sta lavorando su una soluzione europea.

Peraltro, una normativa simile esiste già fuori dall’Europa, ad esempio negli Stati Uniti, dove il presidente Barack Obama ha firmato a fine 2015 il Microbead - Free Waters Act, una legge in virtù della quale l'uso dei microgranuli inizierà ad essere progressivamente abbandonato  dall'industria Usa a partire dal primo luglio 2017. Negli States, infatti, il problema dell'inquinamento da microgranuli è particolarmente sentito nell'area dei Grandi Laghi. Nell’isola, nonostante il nostro mare sia ancora tra i più belli e puliti del continente, è sempre necessario mantenere alta la vigilanza, considerato che già in passato si era parlato di un eccesso di plastica nel Mar di Sardegna.

Foto in alto: Pixabay | CC0 Public Domain

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