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Luna di miele veg: ecco 5 consigli green

È nata una tendenza a fare il tradizionale viaggio post-nozze in stile vegano o vegetariano: ecco cinque suggerimenti per trovarsi bene, soprattutto se si scelgono destinazioni lontane come Asia e America.

La luna di miele? Ora l’amore e una delle sue massime espressioni post nozze diventano vegan. In un periodo storico dove sempre più persone decidono di bandire le proteine animali dal piatto, con una percentuale  di vegetariani o vegani che secondo l'ultimo rapporto Eurispes arriva all’8%, diventano 'green' anche il  matrimonio e la luna di miele. L'ultima tendenza è il viaggio di nozze vegano, e a segnalarlo è CartOrange, un’azienda di consulenza specializzata in  viaggi su misura, che regala 5 consigli alle coppie veg: alla luce di un fenomeno in crescita, la società ha infatti messo a punto "un prontuario di consigli per le coppie  vegan o vegetariane che si apprestano a dire sì e che devono  pianificare la luna di miele". Ecco quindi le 5 'dritte':

1) Attenzione al fai-da-te. In Italia il viaggiatore vegetariano o vegano tende a preferire il fai-da-te, informandosi da solo su blog e forum per scoprire quali sono le strutture più adatte. Il suggerimento, ovvio per un’azienda specializzata, è di rivolgersi a professionisti come i consulenti di viaggio, grazie ai quali si avrebbe la “certezza di essere nelle mani di persone che  conoscono al meglio le destinazioni, le strutture e si occupano di  tutta la parte di verifica”. Sicuramente bisogna stare attenti alle fregature, e anche in tempi di viaggi tutti organizzati via web la professionalità è una garanzia, specie se non si è esperti della “grande rete”.

2) Pianificare con largo anticipo. Organizzarsi  diversi mesi prima della data di partenza è indispensabile per trovare le strutture più adatte a vegani e vegetariani – dicono da CartOrange - Quelle che “danno garanzie specifiche non sono numerose e bisogna muoversi in tempo per avere la certezza di trovare posto”.

3) Viaggiare in Oriente. Ci sono destinazioni più 'vegan friendly'  rispetto ad altre. Alcuni Paesi hanno un'alimentazione che è tradizionalmente più vicina ai gusti vegetariani o vegani. È  il caso di India, Thailandia, Indonesia e in generale l'Oriente, in quanto diverse religioni prevedono una dieta vegetariana o vegana e la cucina è basata molto su verdure e legumi. Anche in Giappone è possibile scoprire la cucina tradizionale in  chiave vegan: tra le proposta ci sono ad esempio le esperienze in ryokan, le abitazioni tradizionali, dove è possibile accordarsi per dei menu veg senza rinunciare alla varietà.

4) Le mete vegan friendly. Diverse destinazioni  negli ultimi anni si sono adattate in questo senso per soddisfare la  clientela. Negli Stati Uniti, ad esempio, la tendenza vegetariana e vegana ha preso molto piede, quindi sono numerose le strutture in grado di  offrire diversi menù. Non solo: anche le zone  più frequentate dagli statunitensi si sono attrezzate per venire incontro a questa tendenza, come succede ad esempio in alcune strutture ai Caraibi.

5) È possibile viaggiare veg quasi ovunque. Non manca la possibilità di esplorare anche altri Paesi seguendo un'alimentazione vegana e vegetariana. Al di là di alcune indicazioni sulle mete in cui è più facile viaggiare veg, “si può andare quasi  ovunque”, dicono gli esperti, che offrono come esempio quello di “una giovane coppia amante della natura,  entrambi vegetariani, e con lui che oltretutto segue una dieta senza  glutine” per i quali è stato organizzato un viaggio in Sudafrica,  una meta sulla carta “non molto veg friendly".

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain

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