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Bici: boom delle aziende a due ruote in Sardegna

Secondo la Confartigianato dell'isola in grande crescita come imprese e addetti la filiera della bicicletta in Sardegna, aumenta anche l'attenzione delle istituzioni: esempi positivi ad Alghero, Cagliari e nel Sulcis.

La bicicletta va sempre più di moda come mezzo di spostamento, in Sardegna e altrove, ma ormai è diventata anche una possibilità per fare business e impresa, in primo luogo nell’isola, stando ai dati forniti dalla Confartigianato sarda, secondo cui la filiera delle “due ruote” è cresciuta del 7,55% nell’arco di un anno, anche grazie al supporto della politica e delle amministrazioni, tra cui vengono citate come esempio “virtuoso” quelle di Alghero, Cagliari e Sulcis. Insomma, mentre il campione Fabio Aru si prepara a scalare le montagne del Tour de France in Sardegna cresce la passione, e l’economia, per la bicicletta. Una passione che fa crescere un sistema coinvolgendo, direttamente e indirettamente, gli artigiani, i commercianti, le imprese di costruzione, i lavori pubblici e il turismo.

Dai dati 2016 (fonte Istat-Unioncamere), nella nostra regione il settore ha registrato 57 imprese che producono, riparano e noleggiano biciclette e danno lavoro a 200 addetti; rispetto al 2013 il trend è cresciuto del +7,55% come aziende e più del 147% tra i dipendenti. A conferma dell’attenzione che anche la politica regionale pone verso l’economia “a due ruote”, la Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore Maninchedda, pochi giorni fa ha stanziato 7 milioni di euro per interventi a favore della mobilità ciclistica diffusa per la realizzazione di piste ciclabili, urbane ed extraurbane, ciclo servizi e intermodalità. Da segnalare anche che l’Assessorato agli Enti Locali, con una specifica ordinanza, ha autorizzato gli stabilimenti balneari a posizionare all’interno delle concessioni delle “strutture per il parcheggio in sicurezza delle biciclette”, consentendo così ai ciclisti l’accesso e la sosta delle due ruote all’interno dell’arenile.

Anche gli enti locali, non stanno rimanendo insensibili alla bicicletta. Esempio, fra gli altri, sono Alghero, Cagliari e il Sulcis. Il Comune catalano, col progetto “Bike to work” pagherà chi usa la bicicletta per raggiungere il posto di lavoro, frequentare l’università o andare a scuola. Un piccolo incentivo chilometrico che servirà a ridurre il traffico, salvaguardare l’ambiente e migliorare la salute. Il Capoluogo regionale, invece, soprattutto nell’ultimo anno, ha dato il via a una lunga serie di interventi per la realizzazione di circa 25 chilometri di piste ciclabili urbane, che ormai “avvolgono” tutta l’area cittadina. Nell’ex Provincia di Carbonia-Iglesias due sono i progetti, in parte già sviluppati. Il primo è la pista ciclabile, realizzata da 2 anni, che collega Carbonia a San Giovanni Suergiu. Questa proseguirà a breve verso Sant’Antioco. Il secondo, finanziato attraverso il “Piano Sulcis”, sarà la pista che collegherà il paese di Sant’Anna Arresi con il borgo marinaro di Porto Pino.

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain

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